Sunday, July 21, 2013

Comportamenti primitivi



Ieri sera mi si è parata davanti una scena di regresso agli istinti più atavici del genere umano femminile.
Ero in un pub con musica dal vivo di una qualsiasi città inglese, dove tutte le donne sono agghindate con un occhio di riguardo al pessimo gusto e si ubriacano fino allo svenimento. A loro favore devo dire che si lasciano andare, si divertono e non stanno sempre in posa come molte donzelle italiane.
Sorseggiavo una mezza pinta con due colleghe compatriote sulle note di "Ring of Fire" di Jhonny Cash, quando un saltellante giovane ha sottratto il tamburello dal palco e si è messo a suonarlo preso da un momento di protagonismo.
Il tamburello è poi passato di mano in mano sino a divenire l'oggetto più conteso della serata.
Ad un certo punto due signore sui trentacinque anni hanno iniziato a strattonarsi giocosamente per aggiudicarsi il tamburello, la cosa è degenerata velocemente, gli strattoni si sono fatti più decisi, finché la perdente è volata per terra di faccia.
La vincitrice orgogliosa del suo tamburello si è messa a sventolarlo al ritmo di mosse elefantesche.
Gli uomini si sono allontanati da entrambe, spaventati.

Monday, July 08, 2013

Sacrilegio



Mio fratello si è laureato in neurofisiopatologia alcuni anni fa.
Mi raccontava che agli studenti, durante il corso, era stato consigliato di seguire un'autopsia.
Non molti ci andarono.
Dei quattro presenti, una ragazza si defilò, presa da un conato di nausea.

Gli feci molte domande, la morte e la decomposizione mi attraggono morbosamente.
Pare che per fare le autopsie ci voglia la forza fisica di un macellaio: segare ossa, spaccare tessuti, tagliate la carne fredda.
Pare che lo schioccare delle ossa sia così rumoroso da essere surreale.

Sul tavolo dell'autopsia portarono un signore relativamente anziano.
Un nonno, lo definì mio fratello.
Questo nonno era morto per strada, colto da malore.

I medici gli trovarono in tasca una manciata abbondante di caramelle.
Prima di iniziare a tagliare e rimuovere, il medico ammiccò verso i suoi assistenti: "Caramelle?", propose.
E se le spartirono.
C'era anche della moneta.

Il nonno stava andando a trovare i suoi nipoti.
E le caramelle per i nipoti se le mangiarono i medici.

Sacrilegio.


Monday, July 01, 2013

Javier Marias e i mendicanti di Oxford





"La città di Oxford, sopratutto quando arriva ciò che lì non possono fare altrimenti che considerare bel tempo...è popolata, o meglio è zeppa di mendicanti. Per tutta primavera e parte dell'estate la città, che nelle altre stagioni ne conta già un buon numero, vede incrementarsi in modo demenziale e smisurato la sua popolazione questuante. Si ha l'impressione che vi siano quasi tanti mendicanti quanti studenti. Questi sono la ragione maggiore del proliferare di quelli, i quali costruiscono un vero e proprio esercito d'occupazione (indisciplinato).
...Questi mendicanti britannici che invadono le città del sud più prospere quando il clima comincia a trasformare l'acciottolato o l'asfalto in un letto accettabile (o meglio le panchine), non hanno niente a che vedere con i cosiddetti "pobres de solemnidad" dei nostri paesi del sud, indigenti notori che quasi sempre conservano la coscienza (un residuo) del fatto che, per quanto ritengano che sia loro dovuto, il denaro lo stanno chiedendo. Questi mendicanti britannici e irlandesi sono arcigni e fieri ed enormemente ubriachi. Non li ho mai visti chiedere nulla, anche se questo non vuole nemmeno dire che lo esigano. Semplicemente non parlano, non dicono, non si comportano secondo ciò che è stato convenuto da secoli, non citano il loro ruolo, né il loro significato, ma danno per acquisito che il loro comportamento ed il loro aspetto (certo indigente) assolvano di per sé il compito del gesto di tendere la mano e delle risapute frasi postulanti. Mai esporranno il loro caso né racconteranno una storia: ignorano la loquacità. Sono quasi afoni. Sono interiettivi. Vi è in loro, credo, una parte di accidia e una parte di orgoglio, una di noia e una di fatalismo. Di sicuro non chiedono perché uno che chiede non può avere allo stesso tempo l'aria spavalda, infastidita, rissosa e burbera che è tipicamente loro. Non sono umili, mancano di astuzia. Non ne sono interessati..." Da "tutte le anime", Javier Marias