Pensieri volanti di una non più così giovane italiana, trasferita in terra d'Albione per necessità amorose, attratta morbosamente dalla parola scritta, talvolta infastidita dalla parola detta, sopratutto al telefono.
Wednesday, November 28, 2012
India insonne e luna accesa
Sono le cinque e mezza del mattino a Puskhar, giorno finale della fiera dei cammelli e culmine del pellegrinaggio induista al lago sacro. La luna non è mai stata così piena.
Ci sono circa quattrocento templi e santuari induisti a Pushkar ed uno dei rari dedicati a Brahma, Dio della creazione.
L'attività di canti e preghiere e' ininterrotta da giorni.
Quando decido di andare a letto il sonno arriva, ovunque mi trovi, ma questa sera i canti e le frasi mantriche reiterate soffiano sulla veglia come si tiene vivo un fuoco e non c'è autorizzazione divina a dormire.
Migliaia di pellegrini stanno pregando o si sono assopiti fuori dai templi, ai margini della città, per lo più addormentati in una macchia di deserto, migliaia di cammelli, cavalli, pecore e mucche si preparano al ritorno domani, credo sarebbe fuori luogo dormire.
Dalla luna colano i canti, chiudo gli occhi e vedo fiumi di turbanti, petali in acqua e colori che si bagnano sulle rive del lago.
Un sogno collettivo ininterrotto.
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