Prima o poi ci si sente inadeguati. Ed è un sentimento nauseante.
Anche a chi capita raramente di sentirsi fuori luogo prima o poi accade, il peggio è quando accade in situazioni alle quali sei incatenato, non te ne puoi andare.
Devi stare immobile e subire la rigidità dei muscoli, fare delle facce di circostanza che gli altri possano interpretare in modo ambiguo, vorresti poter fare la mossa del camaleonte, diventare tappezzeria.
Ci si ricorda poi che non si è incatenati a nulla, quasi sempre è possibile andarsene, anche senza giustificazione ed è una gran bella soddisfazione.
Alzarsi, salutare ed andarsene.
Pensieri volanti di una non più così giovane italiana, trasferita in terra d'Albione per necessità amorose, attratta morbosamente dalla parola scritta, talvolta infastidita dalla parola detta, sopratutto al telefono.
Friday, August 31, 2007
Monday, August 20, 2007
Il Mare
Ritorno da Itaca
Beata trasparenza delle acque,
fosse così anche la gente,
magari anche senza scogli,
però forse sarebbe una gran noia.
In effetti beato inquinamento dele acque fluviali,
così quando vado in vacanza,
mi meraviglio di alcune piccole cose,
che potrebbero essere date per scontate se vivessi in Paradiso.
Se vivessimo in Paradiso starebbero tutti fermi,
tanto tutto sarebbe perfetto,
quindi non avremmo amici.
Scarpe strette
E davanti al cielo plumbeo ed elettrico di Milano,
che mi richiama al lavoro, rivedo il mare in foto e sembra marziano il colore turchino.
Quella della sabbia sotto i piedi è già una sensazione dimenticata.
I miei due comapagni di viaggio ora sono chiusi sottovuoto nelle scarpe, speriamo non mi facciano sfigurare con dei colpi di testa, perchè li conosco bene, vorrebbero saltare e con un colpo secco lanciarle via queste scarpe chiuse, li tengo d'occhio.
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