"Tuttavia, il gioco della letteratura non è innocuo.
Prodotto di un'intima insoddisfazione nei confronti della vita quale essa è, la finzione e' anche fonte di malessere ed insoddisfazione . Perché colui che, attraverso la letteratura, vive una grande finzione...torna alla vita reale con una sensibilità molto più vigile di fronte ai suoi limiti ed alle sue imperfezioni, reso cosciente da quelle magnifiche fantasie del fatto che il mondo reale, la vita vissuta, sono infinitamente più mediocri della vita inventata dai romanzieri."
Mario Vargas Llosa, "Lettere a un aspirante romanziere.
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