Così va la vita.
Anche le ragazze che Billy aveva visto nude stavano morendo, in un rifugio molto meno solido, in un altro punto del macello.
Così va la vita.
Ogni tanto una guardia andava in cima alle scale a vedere che cosa stava succedendo là fuori, poi tornava giù e bisbigliava qualcosa alle altre. C'erano degli incendi, fuori. Dresda era tutta una sola, grande fiammata. Quell'unica fiammata stava divorando ogni sostanza organica, ogni cosa capace di bruciare.
Non fu prudente uscire dal rifugio fino a mezzogiorno dell'indomani. Quando gli americani e le loro guardie vennero fuori, il cielo era nero di fumo. Il sole era una capocchia di spillo. Dresda ormai era come la luna, nient'altro che minerali. I sassi scottavano. Nei dintorni erano tutti morti.
Così va la vita."
"Da quelle parti il povero vecchio professore di liceo, Edgar Derby, fu sorpreso con in mano una teiera che aveva raccolto nelle catacombe. Venne arrestato per saccheggio. Fu processato e fucilato.
Così va la vita.
E poi venne la primavera. Le miniere di cadaveri furono chiuse. Tutti i soldati andarono a combattere i russi. Nei sobborghi, le donne e i bambini scavavano trincee. Billy e gli altri del suo gruppo furono rinchiusi in una stalla. E una mattina si alzarono e scoprirono che la porta era aperta. La Seconda Guerra Mondiale in Europa era finita..."
"Mattatoio N.5", Kurt Vonnegut
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