Thursday, June 15, 2006

Il luna park


Seratone: tra nubi di frittelle, scaglie di cocco e zucchero filato, il massimo del trash è stato raggiunto ieri sera, verso le undici: siamo stati al luna park, dove tutti siamo uguali.
Eravamo frizzanti, posseduti dall'adrenalina e dal bambino che è in noi. Alle giostre però esce la parte peggiore del fanciullino: scatta la competizione primitiva, la voglia di prevalere sul'altro, di rompere i coglioni...
Sulle astronavi ci sparavamo ridendo e scherzando, apparentemente spensierati, nella realtà ognuno in cuor suo sperava di vincere, abbattere la maledetta navicella avversaria, rimanere a troneggiare nell'aere e vincere un altra corsa.
Sulla giostra che ruota velocissimamente in tondo ci veniva da sboccare, abbiamo magistralmente finto di voler fare un altra corsa allontanandoci con le facce verdi.
Il Brasilia, con braccia che ti trattengono, pavimenti che saltano, girano, scivolano, sberle in faccia è l'equivalente di una persona invadente che ti sta addosso: al luna park paghi perchè ti rompano i coglioni.
Alle giostre sbatti contro degli specchi e ridi come un mongolo, ti ribaltano a testa in giù e ti strapazzano e tu sei solo contento.
I baracconi sono una gran bella invenzione, una bella presa per il culo.
A noi piacciono le emozioni forti.
Viva la giostra.

Wednesday, June 14, 2006

I nonni spariscono

All'inizio si è infinitamente piccoli, veramente invisibili, poi si cresce, si lievita, alla mi età si diventa veramente giganteschi...poi ci rimpiccioliamo, si ritorna ancora piccoli e si sparisce.
I nonni spariscono, non muoiono, scompaiono, non sono più visibili.

Tuesday, June 13, 2006

Distanze



La distanza è fra l'angolo di bianco-ombra e la finestra, tende,
vetri, sassi freddi della notte, sentieri, percorsi,
buche nella terra umide fredde,
odore di bruchi ciechi ed
alberi che perdono colore.

Il fumo rotante della sigaretta
mi riporta
vicino,
tra il fastidio asmatico del mio corpo
e la chiusura dei miei occhi.

Rotolo nei sogni
affannosi,
verso le porte
e scivolo nel giorno.

Wednesday, June 07, 2006

Pioggia battente in Sardegna


La vacanza aziendale un pò di sfiga fantozziana annessa la deve per forza avere, infatti, dopo quarantasei anni di tremenda siccità e pietre spaccate, la Sardegna aspettava me ed i miei colleghi al varco per regalarci pioggia a torrenti ed un gelo da novembre.
Sempre chiusi in ufficio, ci liberano dalla gabbia di aria condizionata malsana una volta all'anno e naturalmente non riusciamo nemmeno a sfiorare l'acqua o a prendere un raggio di sole.
Si torna maledettamente pallidi in ufficio il lunedì, sfottuti da chi è rimasto in ufficio ed è contro la famigerata vacanza aziendale.
Tra traghetti, pulman, riunioni e pioggia, la Sardegna non si è vista molto...
meno male che c'era l'amico alcol che mi sa far divertire nelle situazioni più inaspettate, anche nella discoteca di un villaggio, in vacanza aziendale, con l'animazione da ospedale geriatrico.
Ci fosse stato almeno il moroso potevo sfruttare la suite imperiale per rotolarmici.
IL fegato mi guarda e mi dice "perchè?"