Tuesday, November 25, 2014

John Lewis e la lacrima




Ho visto la nuova pubblicità natalizia di John Lewis e mi sono commossa.
Ora: credo che dovrebbero essere imposti dei limiti legislativi a quanto il marketing possa giocare con le emozioni dello spettatore.
Non ritengo etico il provocarmi la lacrima ai fini commerciali.
Però l'arte ha sempre avuto bisogno di finanziatori per essere diffusa.
Mi rimangio quello che ho appena scritto?
Una volta ero più decisa.

Monday, November 10, 2014

Giorno del ricordo



Sono uscita domenica per una passeggiata pomeridiana ed un caffè ad Oakham con la mia compatriota.
Oakham è un paese addormentato. La domenica le strade si svuotano.

Ho incontrato la mia amica di fronte alla chiesa e ci siamo guardate intorno tra il sorpreso e l'allarmato: la situazione ci è parsa a dir poco surreale.
La via era bloccata, c'erano poliziotti ovunque, pompieri e altri rinforzi non identificabili.
Uomini in divisa controllavano ogni singolo tombino con le torce.
"Staranno cercando qualcosa!"
"O qualcuno!"
Che evento.
Non riuscivo a contenere la mia curiosità.
"Io chiedo" dico alla mia compare.
"È il Rimembrance Day" mi dice il poliziotto, "tra poco ci sarà la parata, ora sono in chiesa".

"Ricordati che alle undici ci saranno dieci minuti di silenzio" mi aveva detto  il marito inglese sulla porta. Ma non ci avevo più pensato.
Era la domenica più vicina all'undici novembre, giorno in cui si ricordano i caduti della prima guerra mondiale, e di tutte le guerre.
Per commemorare si usa indossare un papavero all'occhiello, di carta, stoffa, lana.

La Gran Bretagna in questi giorni è in allarme rosso anti-terrorismo, pare abbiano trovato un gruppo con esplosivi che pianificava un attentato in occasione dell'evento.
La scena rimaneva alquanto assurda.
Allarme rosso a Oakham?  Il paese più tranquillo del mondo. A poche miglia c'è una base militare.
Certamente se non ci pensavo al terrorismo, me l'hanno ricordato.

Poi dalla chiesa è uscita un'ondata di militari, anziani e giovani, e si sono messi tutti in riga, con la banda davanti. In fondo alla fila c'erano i cadetti e dietro ancora dei bimbi delle elementari, tutti con le loro uniformi.
Che strano vedere i militari uscire dalla chiesa.
Guerra e religione insieme mi fanno un certo effetto.
Molto negativo direi.
Ed due preti per mano con le mogli.
Anche questo mi ha fatto un certo effetto, positivo direi.
Sarebbe ora di vederli anche in Italia quelli.

La mia amica è tornata a casa ed io ho seguito la parata.
Mi sono ricordata.

Del fratello di mia nonna Albina, disperso nel Volga.
Sua madre ha continuato a lasciargli il letto fatto tutta la vita.
Di mio nonno Romano, combattente e poi prigioniero degli americani, ma sopratutto vittima della Guerra. È tornato, ma suo figlio aveva già due anni, ed avrà visto cose che non avrebbe dovuto vedere.
Raccontava della guerra solo piccoli episodi.
Ha mangiato sardine per un anno.
Dalla Corsica è tornato in Piemonte a piedi.
Gli hanno detto che la guerra era finita e poteva andarsene in ritardo.
Gli americani dicevano sempre "son of bitch" che mi ha chiesto gentilmente di tradurgli.
Gli americani gli hanno regalato cicche e cioccolato bianco.
I dollari che aveva guadagnato glieli hanno rubati per strada mentre dormiva.
Ha camminato per Montecassino, dopo la tragedia.
Mia nonna ha dovuto bruciargli tutti i vestiti.
Il resto se lo teneva per sè.



Thursday, November 06, 2014

Età adulta

     Non è rimasta traccia di quella malinconia che gocciolava nella sostanza delle mie giornate.
Con inaspettato rammarico la posso dichiarare estinta, insieme alla spensieratezza che mi permetteva di crogiolarmi nel lusso della noia, del tempo disorganizzato.
     Forse mi posso dichiarare cresciuta. Ci sono voluti trentasette anni.
     Sono ufficialmente finite le giornate di introspezione.
     Per il momento.

     Forse il tutto ha a che fare con il fatto che ho un bimbo di sette mesi?
Tornerà la malinconia, non disperiamo.
Torneranno i giorni vuoti.

     Per ora mi rotolo in questa beatitudine.
     

Da "La Versione di Barney", Mordecai Ritchler



""Lei è uno strizzacervelli?"
"Si".
"Allora lasci che le dica una cosa. Non sono mai andato d'accordo con sciamani, stregoni o psichiatri. Della condizione umana hanno capito molto di più Shakespeare, Tolstoj o persino Dickens di chiunque di voi. Siete una banda di ciarlatani sopravvalutata, che si ferma alla grammatica dei problemi umani, mentre gli scrittori che le ho nominato badano all'essenza. E non mi piacciono le etichette varie appiccicate alla gente, né le parcelle che chiedete per le perizie di parte. E non mi piacete in tribunale, uno per la difesa, l'altro per l'accusa, due cosiddetti esperti, l'un contro l'altro armati, ma entrambi con il portafoglio gonfio. Voi giocate con la testa delle persone e siete inutili, se non dannosi. Inoltre, stando a quanto ho letto di recente, avete abbandonato il lettino per i farmaci, come del resto anche il mio amico Morty. Paranoia? Prenda questo due volte al dì. Schizofrenia? Sciolga questo in bocca prima dei pasti. Io prendo un whisky al malto e un Montecristo per tutto, le consiglio di fare altrettanto. Fanno duecento dollari.""
.....
     "Quando Saul aveva otto o nove anni, lo mandavo di sopra, in camera da letto, a prendermi che ne so, un golf o un copione. Se entro mezz'ora non era tornato sapevo che aveva preso un libro dallo scaffale e si era messo a leggere a pancia in giù. Una sera, a tavola, nel periodo in cui era tutto preso da 'Storia dei Re d'Inghilterra', Saul ci lasciò senza parole con la seguente protesta: "Se papà fosse il re, alla sua morte Mike erediterebbe il trono, mentre io sarei un dica come tanti".
     All'epoca il mio secondogenito aveva solo dieci anni, ma sapeva già di essere capitato in un mondo ingiusto.
     Oh, mio Dio, se fossi un angelo del Signore segnerei con una croce le porte di casa dei miei figli,
in modo da tener lontane le sventure e la malattia. Purtroppo per quell'alto incarico mi mancano i requisiti, e quando avevo ancora un ruolo nelle loro vite sono stato impaziente, critico e punitivo. Sbagliando sempre tutto.
     Cazzo, cazzo, cazzo."