Sunday, May 28, 2006

Il potere del suino




Ho mangiato un wurstel temperatura ambiente e sono rimasta soddisfatta.
Gli altri li ho scaldati alla piastra alle due di pomeriggio, sono le due di notte ed è come se li avessi appena mangiati.
C'è qualcosa sotto questi strani cilindri suini, hanno uno strano potere.
Non mi sconfiggeranno.

Il delitto perfetto


"Ogni oggetto fotografato non è altro che la traccia lasciata dalla scomparsa di tutto il resto.
E' un delitto quasi perfetto, una risoluzione quasi totale del mondo che lascia irradiare solo l'illusione di questo quell'oggetto." Jean Baudrillard

E' l'oggetto che vi pensa



"La fotografia è il nostro esorcismo, la società primitiva aveva le maschere, la società borghese gli specchi, noi abbiamo le immagini....
Credi di fotografare una scena per puro piacere, in realtà è la scena a voler essere fotografata...
Poichè è l'oggetto a vederci, è l'oggetto a sognarci, il mondo ci riflette, il mondo ci pensa.
La magia della fotografia sta nel fatto che tutta l'opera la fa l'oggetto." Jean Baudrillard

Thursday, May 25, 2006

Armani a Montebello

Per una questione di principio non ho voluto mai leggere "Il codice da Vinci", ho visto il film e ho capito di aver fatto bene.
Sulla "provincia Pavese" c'era un interessante articolo su Armani che è stato sorpreso alla prima del "codice" al multisala di Montebello: brividi di emozione.
Armani è vicino a noi, è uno normale. Uno scoop da prima pagina.
Avvolto nella sua t-shirt rigorosamente black, rigorosamente essenziale nel look ha dichiarato: "Si sono visti thriller migliori". Troppo minimal.
Bravo Armani, condivido.

Tuesday, May 23, 2006

Domenica soffoco

La domenica mattina porta con sè il fastidio del risveglio, la sensazione di dover fare qualcosa di estremamente divertente, cercare di cambiarsi la vita attraverso idee geniali che solo la domenica trovano spazio, riposare il più possibile e dedicare tempo agli amici.
La domenica inizia sempre male.
Da piccoli bisognava andare a messa, mia madre mi portava in Chiesa e poi tornava a dormire: per anni ha continuato a raccontarmi balle, la cercavo tra la gente, niente.
Domenica ci siamo svegliati male.
Catechismo, mal di stomaco.
Mi sono svegliata con un ovosodo di struzzo in gola, fermo lì, immobile.
Al bar le brioches erano finite, solo frolle, maledette frolle troppo dolci, nauseabonde.
La ripresa nel pomeriggio.
Sole cocente soffocante sunbeams, sunbean, fagiolata di sole.
Da piccola il pomeriggio di domenica era per me sempre una promessa di portarmi al faro con Virginia, sempre delusa.
Lo zoo di Pombia, Gardaland, castelli, campagne, mari, una costante promessa mai mantenuta di gite in macchina, visite, circhi: finivo sempre chiusa in casa, mia madre giustificava mio padre che non poteva mettersi alla guida con la pioggia, male al piede, vento, partite...
Mio padre ama l'immobilità, odia il rischio.
La festa del paese di Gerenzago: un paese piano, bancarelle piane, nonne infiocchettate nei cortili.
Sbandieratori con abiti in velluto e risotti sotto il sole cocente, tra articoli da mercato ritrovabili in ogni città d'Italia e mostre di foto di altre feste mai riuscite in palestre di scuole.
Concerto finale al parco della Vernavola, musica e bagno di vapore di salamella.
Sono andata sull'altalena e ho guardato il cielo-nuvole con il mio super amico Davide.
Beata domenica.

Saturday, May 20, 2006

Luce



Cadono molteplici raggi di sole,
mi rotolano in tasca
scaldano le briciole, la polvere,
tutto si arresta e non basta
camminare lungo le ombre verdi.
Sciolgono interi paesaggi,
dipinti e percorsi,
inondano la città,
coricata, assonnata.

Friday, May 19, 2006

Il cane feticcio

Miriadi di cani in giro, svariati ridicoli propietari che insacchettano cacche, schifati da chi ha usato poco deodorante, maneggiano gli escrementi dei loro animaletti come tesori.
Maiali stipati nei camion osservano con il groppo alla gola sognando la liberazione dalla schiavitù.
Pecore tristi producono maglioni ed alcune privilegiate arrivano alla vacchiaia.
Il coniglio non capisce e si immagina un tenore di vita giapponese, le attenzioni di una casa.
Son tutti ottimi arrosto gli animali, anche il cane.
Un ridicolo prolungamento dell'ego, una vanità, la simpatica palla di pelo allontana la mancanza d'altro.
Non voglio mangiare cani, non me la sento, però, che diamine, il cane gadget è proprio un assurdo della cultura.

Tuesday, May 16, 2006

Inquinamento acustico

Il ticchettio di un paio di scarpe, la gente che mangia con la bocca aperta, lo stridere di cento coltelli in una pizzeria maledettamente silenziosa con quadri di nostromi e velieri, il raschiare la pentola, il gesso sulla lavagna, le tonalità sbagliate stonano l'armonia del mio povero cervello.
L'esistenza di certi suoni è una maledizione divina.
Concerti stonati sull'asfalto improvvisati da sognatori troppo impegnati a specchiarsi, a scegliere la felpa giusta, inglobano tutti i suoni udibili dalle nostre orecchie che si accartocciano.
"Cosa ne dici?"
"Non capisco il genere, ma credo siano bravi."
"Che talenti, non vedo l'ora di andare a dormire."
"Scusa non ti sento, parliamo dopo, dopodomani, tanto non abbiamo niente di interessante da dirci."
Non ci sono le zanzare, non è ancora primavera.
Sono già state dette tutte le cose, fatti collage delle cose già dette, anagrammate le cose ricordate e riproposte in disegni.
Era dell'inquinamento acustico.
Quest'anno va di moda il muto.

La fame


"Se le popolazioni hanno qualcosa in comune, è che hanno inevitabilmente conosciuto la carestia nel corso della loro storia."
Il campione della pancia vuota è la Cina, evidenzia la simpatica amica Amelie Nothomb nel suo "Biografia della fame", non a caso i cinesi hanno inventato, copiato, osato...
La fame crea ingegno, la mancanza di fame crea una condizione di agio e noia che racchiude il mondo in una bolla protettiva di immutabile fiacchezza. Nel regno del benessere regna la perdita di tempo.
Ho sempre una fame della miseria, ho fame di tutto, informazioni, luoghi, lettura... bhè, inutile fare la chiccosa, ho soprattutto fame di nutella, polpette, pasta al forno, arrosto, torta... ma non ci sono idee geniali in vista, solo fame.
Che volgarità il cibo!
Non siamo per niente liberi...
Forse quando il mio stipendio sfiorerà veramente il limite della possibilità di conservazione dell'essere, allora, solo allora, arriverà la genialata.
Attendo fiduciosa.

Friday, May 12, 2006

il prosiutto


Ode al prosiutto crudo

Val la pena di morire
se si diventa prosiutto crudo
in allegre fette
da servire agli amici del defunto