Friday, February 01, 2008

Chiedi perdono



Chiedi perdono è un libro che ti prende per un braccio e ti spinge dentro ad un buco con un secco calcio in culo.
Tu ti trovi dentro a questo pozzo, dal quale intravedi la luce, di giorno, ma di notte succedono cose morbosamente orrende.
Ora che ci penso cose raccapriccianti succedono anche di giorno, ma sembra semplicemente sempre notte: lato oscuro del cervello, moti cupi dei pensieri.
Provo pena per la donna che è diventata Mercedes, la bambina che era, la bambina che doveva chiudere gli occhi per andare avanti senza inciampare, con tutte le responsabilità di un'adulta, la delusione del suo unico amore. E' diventata una donna di pietra.
" Quiete notturna, chiarore di mezzanotte. Tanto vale dirtelo: una volta, un vicino ha visto in questo torrente la figura straziata del figlio e, quand'è tornato a casa per cena, è venuto a sapere che era morto sotto un crollo alla Miniera numero 12. Ma stanotte la superficie del torrente è come natura l'ha fatta. Ed è sicuramente strano, ma non per questo soprannaturale, vedere la superficie incresparsi ed emergere dall'acqua, fradicia e tremante, una ragazza in carne e ossa che guarda diritto verso di noi. O verso qualcuno alle nostre spalle. Frances. Che ci fa in mezzo al torrente nel bel mezzo della notte? E cosa stringe al petto con le braccia gracili? Un fagotto scuro e bagnato. Non si è appena mosso? Che stai facendo, Frances? Ma se anche rispondesse non sapremmo cosa dice, perché è vero che questa è una foto in movimento, ma è anche muta. Le fotografie di Kathleen sono andate tutte distrutte. Tutte tranne una, che è stata messa da parte."

1 comment:

  1. Riguardo al post precedente ti allego quesdto link
    http://www.bl.uk/onlinegallery/alice.html

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