Friday, July 04, 2008

La colonia

La peggior cosa che mi sia mai accaduta: decidere di andare in colonia a sei anni.
Decidere di andare in colonia in un ameno luogo di bassa montagna di nome Premeno.
Ho deciso di andarci per dimostrare di essere grande ed indipendente, c'era una mia vicina di casa che aveva già prenotato, però lei aveva 12 anni e limonava alla stragrande.
Un giorno mi aveva anche dato una dimostrazione di come un bolo di biscotto gelato potesse passare dalla sua bocca a quella del fidanzato Filippo.
Mentre mia nonna mi stava facendo le valigie, la sera precedente la partenza, capii che tutto era ormai scritto ed immodificabile, era fatta: dovevo stare via un mese, forse non sarei tornata mai più.
Con il groppo in gola andai a dormire.
La prima cosa che mia accadde fu di patire tremendamente il pulman ed accorgermi che ero sola, il cordone ombelicale si era allungato, la linea era disturbata. Non c'era campo, il cordone non prendeva.
Erano tutti troppo grandi per me, parlavano di motorini, cose noiose.
Avevo un peluche-cane ed un paio di barbie in valigia, ma non potevo aggiungere carne al fuoco, già ero un bersaglio troppo facile, se mi avessero visto giocare avrei segnato la mia sconfitta, sarebbe stato un autogol. Avrei dovuto resistere senza toccarle. Davo solo un'occhiata in valigia ai giochi quando non c'era nessuno: due parole al cane, una pettinata alla barbie, con l'occhio vigile sulla porta della camerata.
Dopo 15 giorni arrivarono i miei genitori e mio fratello a trovarmi.
Verso le sette di sera i miei si allontanarono senza salutarmi e mio fratello mi consegnò il mio regalo: un luciotto, verme verde che sconfigge la paura del buio.
Il fratello boffonchiò qualcosa sull'andarmi a prendere un gelato, anzi mi chiese esattamente il gelato che desideravo, si allontanò e...sparì.
Sono rimasta ad attendere fino a che tutto divenne scuro.
Alcune signore stiravano e mi guardavano sconsolate.
Me l'avevano detto che ero troppo piccola per andare via da sola, nulla da fare.
Sto attendendo ancora adesso.

2 comments:

  1. Anonymous11:35 PM

    Fresia, visito ogni giorno il tuo blog sperando di leggere qualcosa di nuovo ma siamo sempre fermi alla colonia. Posso rileggere tutto quello che hai scritto, dagli albori ai nostri giorni... è vero... ma non sarebbe meglio che tu ti decidessi a scrivere di nuovo? può essere che nulla ti ispiri ultimamente? non so... prendi spunto dal dinosauro di Emotion oppure dalla cazzuola del muratore cinese! dai, scherzo:è che non puoi lasciarci così, a bocca asciutta, per troppi giorni.. :-)

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  2. Lo sforzo del racconto della colonia è stato troppo faticoso.
    Il mio psicologo mi ha consigliato di fermarmi e di riflettere.
    Non è ancora tempo di raccontare come ho ucciso i miei genitori.

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