Thursday, October 02, 2008

"Vergogna" di Coetzee

Tutto è disegnato sullo sfondo post-Apartheid del Sudafrica.

Lurie è un docente universitario frustrato dal fatto di essere un ottimo critico di libri altrui, ma incapace di scriverne uno suo.
I suoi studenti ascoltano le sue disquisizioni sulla letteratura senza entusiasmo, è diviso dalla moglie, ha una figlia lesbica pseudo-hyppie e preferisce frequentare prostitute per evitare il coinvolgimento emotivo. Da un pò di tempo frequenta la stessa prostituta per crearsi la condizione mentale di avere una vera relazione, senza mettersi in gioco.

Il protagonista pensa che Yeats scrive:
" un uomo anziano non è che una cosa miserabile, / una giacca stracciata su un bastone, a meno che/ l'anima non batta le mani e canti, e canti più forte/ per ogni strappo nel suo abito mortale..."
Ad un certo punto Lurie, non ha calcolato che il paese dove vive non accetta che un vecchio «possa far cantare la sua anima e battere le mani» , e decide di corteggiare una ragazza ventenne che lo denuncerà per molestie sessuali.

Lurie rifiuta di difendersi e si rifugia a casa della figlia che cerca di abituarsi a lui, ma in realtà lo considera soltanto un ingombro.
La ragazza vive in campagna, circondata da vicini di casa che sono contadini ad uno stadio primordiale.
Viene aggredita ed il padre non è nemmeno in grado di difenderla.
Lurie è soltanto più un vecchio uomo caduto in disgrazia e non fa nemmeno pena, perchè non riesce ad ammorbidire gli spigoli della sua indole critica e saccente, non riesce a guardare le ragazzine con piacere e senza desiderio.

Lurie, il primo giorno in cui viene ospitato da sua figlia, dedica una attenzione maniacale alla liturgia del proprio mangiare: «niente disgusta un figlio più del corpo di un genitore quando esplica le sue funzioni ».
Quanto è vero!
Sante parole.

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