Wednesday, April 15, 2009

Fondamenta

Spesso credo che il mio letto sia una barca e mi sveglio sempre altrove.
Incontro spesso una profonda tristezza che mi fa amare molto più intensamente ogni singolo gradino delle scale che non manco di fare velocemente.

Trovo un anziano signore seduto al sole, sul marciapiede di una strada urbana principale che osserva i lavori di costruzione di un palazzo. Venti metri di fondamenta e terra a quintali.
Il nonno è senza denti e muove ritmicamente la mandibola come un ruminante.
Potrebbe essere estremamente fastidioso, ma per un minuto è poesia. Per dieci minuti è tristezza.
Per un'ora sai che ricorda la campagna dell'Italia postbellica, dove stava felice con la moglie in un vestito a piccoli fiori.
Per due ore torna il fastidio.
Milano fa profondamente schifo e mi fa schifo chi continua a costruire.

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