Sunday, July 19, 2009

Immobilità pavese


Oggi è rimasto tutto immobile,
tutto tremendamente illuminato da un sole spietato,
un sole che ha rischiarato anche gli angoli
che Pavia aveva dimenticato da manciate di anni.

Torpore, lentezza, ozio, ronzio.
Pietre legate alle gambe annaspanti
dei rallentati camminatori della domenica.

Un giorno di passaggio.
Mi sono nascosta dentro ad un capanno,
rinfrescato dalle pagine di Anna Karenina,
neve, treni, spifferi e distanze.
Sono scappata dal mio scomodo involucro.
Almeno per un giorno.

Riflessa in ogni singola altra persona,
come quando gli specchi non esistevano.
Ne avevo bisogno.

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