Monday, September 14, 2009

Il vento del nord

Questa mattina ecco il primo giorno d'autunno: la sveglia alle sei, senza aspettarselo trovare il buio fuori.
Mi ero preparata un vestito leggero per la riunione di oggi, ma non andava bene.
Cambiare i programmi in fretta.
D'autunno diventa fondamentale avere dei programmi.
Ieri sera ho visto i fuochi d'artificio che a settembre sparano sul fiume, ogni anno li vedo con occhi che cambiano.
Fà più freddo ad aspettare il treno sui binari al mattino.
Ci si sente più soli quando arriva il vento dal nord all'improvviso.
E' necessario fare i conti con sè stessi.
Mi chiedo se mi racconto la verità quando i sogni remano contro la direzione che ogni giorno prendo da sveglia.
Vorrei che la rotta di questa veglia, che pare un lungo sogno, acquitasse materia, soltanto non se veglia e sonno sono fatti della stessa.
Quando dormo poco mi sembra di capirlo, ma non so spiegarlo con il filo di un pensiero, so soltanto dimostrarlo con una svelta contrazione dei muscoli involontari del cuore, che sembrano muoversi insieme alla strada, alla gente, alle luci della sera. Quando sembra sia stato afferrato quel motivo, forse soltanto una parola, o una lettera, pare sia stata già detta, o non ancora pronunciata, scivolata.
Incomprensibile. E non si resce mai a capire se è materia o sogno.

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