Sunday, June 29, 2014

Al piccolo uomo




Caro figlio nato da poco,

Se solo bastasse stare in questa posizione scomoda per renderti felice, ci starei fino a cascare a terra dalla fatica. Invece, messo così sulla spalla, come un sacchetto, non piangi adesso perché la pressione sulla pancia ti allevia questo piccolo dolore fisico. Farai un rutto, un rigurgito, poi ti addormenterai.
E domani basterà darti da mangiare per strappati un sorriso.

E poi?
Sempre meno potrò garantire la tua gioia, il resto del mondo entrerà in gioco.
Il resto del mondo lo stai già mettendo a fuoco e pare ti faccia sorridere.
Verrà un giorno, almeno uno nella tua vita, in cui penserai sia stata una pessima idea quella di metterti al mondo, in cui ti sembrerà che nulla abbia senso.
O forse non verrà mai.
Ma verrà la tristezza, la sofferenza, verranno le delusioni.
Se così non fosse non cresceresti emotivamente, ma che fitta provo al solo pensiero.

Caro figlio nato da poco se solo ti potessi garantire la felicità, ma a pensarci bene la cosa che ha sempre reso felice me, dal momento in cui ricordo, si chiama libertà.
Allora caro figlio spero di non soffocarti troppo, o farlo da lontano, dietro l'angolo della strada che percorrerai.
A tal proposito sto tessendo un mantello protettivo trasparente, un pezzettino ogni notte, dovrebbe essere pronto per quando inizierai a gattonare, lo adagerò sulle tue spalle in un momento di distrazione, come faccio quando ti taglio le micro unghie, e piccolo uomo sarai protetto per il resto della tua vita.

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