Saturday, February 21, 2015

Vite cimiteriali



Abito nella regione meno popolata di Inghilterra.
La densità abitativa è bassa, sono rare le conversazioni con sconosciuti, non ho mai parlato con i vicini.
Abito in un cimitero.
Non in senso metaforico.
Abito veramente in un cimitero.

Quando ricevo visite, sopratutto dall'Italia, mi rendo conto della stranezza della mia scelta abitativa.
Non abito vicino ad un cimitero, ci abito dentro.
È stata una settimana da me un'amica italiana che vive nel centro storico di Barcellona e me lo ha ricordato.
Vedo tombe al posto di un giardino. Non è normale.
Il cancello del nostro ingresso lo chiude il custode del cimitero al tramonto e lo riapre al mattino.

La mia amica gestisce un bar frequentato da artisti, astrologi e girovaghi.
Ogni settimana va a feste, eventi e mostre.
Abitavamo insieme all'università.

Le nostre vite sono completamente diverse ora.
Io abito in un cimitero e l'ultima volta che sono uscita la sera non me la ricordo.
Lei esce tutte le sere ed ogni giorno conosce persone nuove.
La ruota della vita gira e cambia costantemente quello che abbiamo fuori e dentro, magari presto desidererò ancora una vita più sociale.
Scrivo ancora perché fino a cinque anni fa ero sociale sino alla nausea.

Al momento se devo proprio dirla tutta sono felice qui, tra le tombe.
Ebbene sì.

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