Tuesday, April 08, 2008

Segni

Cerco di lavare via i segni,
sbiadiscono, scoloriscono,
sembra che nulla si trasformi, come dicono.

Un segno sporca anche la sedia finta-pelle,
finta-verità, finta-casa.

Un altro graffia la porta,
spioncino-deforma realtà.

Sulla ringhiera del balcone,
ci si espone, ci si macchia di nero-fumo.

Sembra tutto così facilmente leggibile.

Talmente semplice che mi si annoda una corda vocale
e non riesco a più a dire la parola,
la prima ("mamma?")

Non riesco più a muovere il piede, il destro.
A respirare, l'aria.

Rimangono i segni,
di-segni ed infinito sgomento.

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