Friday, June 27, 2008

Terapia panica

Jodorowsky è stato mimo, attore, regista, scrittore, ma sopratutto è stato psicanalista , o meglio psicomago, il suo lavoro non è riconducibiile a nessuna corrente di pensiero.
Isolato e visionario, egli elabora un nuovo modo, totalmente istintivo, di entrare in contatto con l'inconscio.
Terapia panica per ricordarci che l'ordine dell'universo, apparentemente così armonico, può essere, anzi deve essere continuamente sgretolato.
La sicurezza dell'abitudine che ci rende ciechi dinanzi al divenire del mondo, dev'essere messa continuamente in discussione per permetterci l'apparizione di altre possibilità di esistenza.
Scrive: "la gente desidera smettere di soffrire, ma non è disposta a pagarne il prezzo, a cambiare, a cessare di definirsi in funzione delle sua adorate sofferenze. La terapia panica vuole essere un modo, dirompente, per azzerare l'abitudine e aprire nuove porte verso una comprensione diversa dell'esistere. Perché essa funzioni, occorre crederci, e questo dogma è vero per ogni tipo di azione nel mondo."
Attraverso azioni apparentemente egocentriche ed azzardate ci ricorda che la vita è un ATTO POETICO.
Azioni come salire sulla cima di un albero, anzichè girarci attorno, bruciare una foto e bersela, non diventano azioni narcisistiche, ma mezzi per essere sempre pronti alla meraviglia, fenomeno che può accadere soltanto qaundo ci sentiamo VIVI.
Ed è importante l'azione concreta per non rimanere soltanto ancorati al pensiero astratto.
I veri uomini, quelli che non dormono in piedi, mettono in atto i pensieri.
Vorrei non scordarlo mai e comunicarlo a tutti.

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