Wednesday, May 06, 2009

Un cuore così bianco



"La vera unione nei matrimoni e nelle coppie la portano le parole, più delle parole dette - dette volontariamente - le parole che non si possono tacere - che non si possono tacere senza l'intervento della nostra volontà.
Non è tanto il fatto che tra due persone che condividono il cuscino non ci siano segreti perché così hanno deciso - cosa in sé abbastanza grave per costituire un segreto, ma che non lo è se lo si tace -, quanto il fatto che non è possibile smettere di raccontare, e riferire, e commentare ed enunciare, come se fosse questa l'attività primordiale delle coppie, almeno di quelle recenti che ancora non sentono l'indolenza delle parole. Non è solo che con la testa sul cuscino ricordiamo il passato e anche l'infanzia e ci ritroviamo nella memoria e nella bocca i fatti remoti e i più insignificanti e tutti acquistano valore e sembrano degni di venire ricordati ad alta voce, né che siamo disposti a raccontare tutta la nostra vita a chi appoggia la testa sul nostro cuscino, come se sentisse il bisogno che tale persona potesse vederci dal principio - soprattutto dal principio, ossia, da bambini - e potesse assistere attraverso la narrazione a tutti gli anni in cui non ci conoscevamo e che adesso crediamo di aver trascorso nell'attesa di incontrarci. Non è solo, neppure, un'ansia comparativa o di parallelismi o di ricerca di coincidenze, di sapere ognuno dov'era l'altro nelle differenti epoche delle proprie esistenze e fantasticare sull'improbabile possibilità di esserci conosciuti prima, agli amanti il loro incontro sembra avvenuto sempre troppo tardi, come se il tempo della loro passione non fosse più adeguato o mai abbastanza lungo, visto in retrospettiva (diffidiamo del presente), o forse non si sopporta che tra loro non ci sia stata passione, nemmeno intuita, quando entrambi stavano già al mondo, inseriti nel loro trascorrere frenetico ma dandosi le spalle, senza conoscersi né forse volerlo. Non è nemmeno che si stabilisca un sistema di quotidiano interrogatorio che, per stanchezza o abitudine, nessun coniuge riesce ad evitare e dunque finiscano tutti per rispondere. È piuttosto che lo stare insieme consiste in buona parte nel pensare ad alta voce, nel pensare tutto due volte invece che una, una con il pensiero e l'altra con il racconto, il matrimonio è un'istituzione narrativa."

(Javier Marìas, Un cuore così bianco, pp. 151-52)

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