Wednesday, August 14, 2013

Città fantasma



Quando rientro a Oakham la sera, dopo il lavoro, mi trovo in una città fantasma. Soltanto riflessi della gente, le strade nel vento.
Nel buio delle nove e venti un taxi fuori dalla stazione sosta permanentemente in attesa di clienti.
Il pub di fronte all'officina chiusa trasmette qualche programma televisivo lontano, rumore bianco.
La via della stazione dorme, le porte delle villette a schiera sono chiuse, le auto rintanate, gli allarmi lampeggiano vigili.
Certe sere la signora ricurva della prima casa a sinistra impila oggetti che colleziona durante il giorno tra i rifiuti. Li infila in un carrello e se li porta a casa. La casa un cumulo pazzo di cimeli e porcellane.
Poi giro a sinistra e passo il college. Luci accese come occhietti di animali selvatici.
Le braccia imploranti delle piante a destra sbattono nel vento.
Scricchiola il cancello e sono a casa.
Chiudo la porta.

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