Saturday, October 26, 2013

"Il Re Pallido", David Foster Wallace



"Il Re Pallido" è un monumento dedicato alla noia.
Non alla noia esistenziale, culturale, è un elogio alla noia vera e propia, fisica, letterale.
Diciamocelo, a tratti e' pure un po' noioso da leggere, quindi e' un romanzo che la noia te la fa anche sperimentare direttamente.
Ma tra pagine e pagine di noia, capitoli in cui i personaggi girano le pagine e compilano un modulo senza fare null'altro, emergono paragrafi e capitoli di sublime bellezza.
Ricorre il tema della consapevolezza che non e' mai stata descritta in quel modo in letteratura.
Ancora una volta, si tratta di consapevolezza fisica, reale, dell'essere qui adesso, in questo modo, di avere queste particolari cose intorno, non e' consapevolezza filosofica, esistenziale.
Ambientato principalmente nell'edificio dell'agenzia delle entrate di Peoria, Illinois, piatta e fumosa, dove nulla accade, racconta di impiegati che svolgono un lavoro di controllo delle dichiarazioni che richiede costante attenzione pur essendo terribilmente noioso e ripetitivo. Lo scrittore traasforma queste figure grigie in eroi di consapevolezza ed attenzione, che levitano, intravedono fantasmi di esattori morti nell'ufficio, diventano figure mitiche.
Leggere "Il Re Pallido" e' come camminare su una spiaggia piatta, percorrerla con movimenti regolari e piacevoli, abbandonarsi all'ipnnosi della ripetizione, e sobbalzare ogni tanto al ritovo di un gioiello o alla vista di un pesce colorato ed inusuale.

2 comments:

  1. ciao Simona! ho letto il tuo commento al mio blog e sono passata a salutarti. Belli i tuoi post, mi piace leggere di libri e di pensieri. Ho visto che vivi in Inghilterra, spero che la distanza non ti faccia troppo male.

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  2. Anche i tuoi post sono molto belli. Esatto vivo in Inghilterra, mi trovo bene, la distanza è relativa ormai con i voli low cost...tu dove vivi?

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