Thursday, April 14, 2016

Energie decentralizzate




È ufficiale: anche quest'anno Oakham rientra nella lista pubblicata dal Sunday Times dei migliori luoghi in cui vivere nel Regno Unito.

Circa vent'anni fa (non è possibile che il tempo sia passato così in fretta) vissi a Londra per un anno. Avevo diciannove anni e manie di onnipotenza, voglia di divertirmi fino allo sfinimento ed una curiosità intellettuale insaziabile, sete di esperienze e necessità di fuga.
Era il 1997 e l'atmosfera era magica, a Londra si scavalcavano le mode, si era liberi, si trasgrediva, si ballava fino all'alba, si trovava lavoro sempre e molto molto altro.
Londra era il centro dell'universo.

Oggi soltanto gli straricchi possono vivere Londra.
Gli altri affittano una microcamera e si barcamenano.
Non è mai stata economica, ma ora è proibitiva, di conseguenza si è quasi totalmente svuotata di quell'anima preziosa di giovani provenienti tutto il mondo in cerca di creatività, musica, bellezza, spensieratezza.
In centro abitano miliardari russi, arabi, Vip, figli di gente famosa o danarosa, oppure quegli esseri alieni che lavorano nella City.

Ora non volevo fare la nostalgica o la polemica, volevo soltanto dire che non esiste più un centro creativo, ci si incontra in rete, o altrove. A Londra si fa business.

Ora abito qui ad Oakham e si vive felicemente in queste micro realtà, ci sono molte iniziative culturali.
Così si sta come in primavera sugli alberi, le gemme: con un lavoro che si può gestire da casa, o meglio, da dove si vuole.

Circondati dal verde e connessi alla rete.





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