Wednesday, August 26, 2015

"Chiedi alla Polvere", John Fante



"Apparve una ragazza. Indossava un vecchio soprabito verde e il suo viso era incorniciato da un foulard verde legato sotto il mento. Sulla scalinata era fermo Bandini.
     - Salve, tesoro, - disse lei, sorridendo, come se Bandini fosse stato suo marito o il suo amante. Poi salì il primo gradino ed alzò gli occhi a guardarlo.
     - Ehi, che ne dici? Vuoi spassartela con me?
Audace amante Bandini, coraggioso e spavaldo.
     - No, - le rispose - No, grazie. Un'altra sera. -
Si allontanò in tutta fretta, lasciandola lì a guardarlo e a tirargli dietro delle parole che non afferrò. Proseguì per mezzo isolato, contento. Almeno gliel'aveva chiesto. Aveva capito che era un uomo. Dalla gioia si mise a fischiettare. Girare per la città: quello sì che era un modo per fare esperienza. Noto scrittore parla della notte con una donna di strada. Arturo Bandini, famoso scrittore, rivela i suoi rapporti con una prostituta di Los Angeles. I critici gridano al capolavoro.
Bandini, intervistato prima della sua partenza per la Svezia dichiara: - Ho un consiglio molto semplice da dare a tutti i giovani scrittori. Non tiratevi mai indietro di fronte ad una nuova esperienza. Vivete la vita fino in fondo, prendetela di petto, non lasciatevi sfuggire nulla. -
     Intervistatore: - Signor Bandini, cosa l'ha spinta a scrivere questo libro che le ha fruttato il Nobel?
     Bandini: - Il libro si basa su un fatto accadutomi una notte, a Los Angeles. Ogni parola corrisponde a verità. Questo libro l'ho vissuto interamente, pagina per pagina. -
Bastava così. Ormai era tutto chiaro. Mi girai e tornai verso la chiesa. La nebbia era impenetrabile. La ragazza se n'era andata..."

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